A chiedere sgravi fiscali e Iva di favore per i locali da ballo e dello spettacolo è un’interrogazione del consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda la drammatica situazione del settore. E attacca il Governo ricordando come “alla confusione, poi, si aggiungono i contributi fantasma, stanziati dal governo e mai arrivati: hanno parlato di 5 milioni complessivi previsti per il 2020, peccato che, di questa somma, non si veda neanche l’ombra e alle imprese del settore spetteranno poco più di 1000 euro, per provare a ripartire, servirebbero contributi più corposi e provvedimenti strutturali, a lungo termine”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere se l’esecutivo regionale “intenda aprire un tavolo di confronto con il Governo per attuare provvedimenti strutturali, a lungo termine per le imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo: tra gli altri, l’abolizione dell’Isi (Imposta sugli intrattenimenti) e l’applicazione del regime Iva al 10% sulla somministrazione di alimenti e bevande. Non è normale che le discoteche paghino un’imposta al 22% quando per gli altri settori del pubblico esercizio è fissata al 10%”.